lunedì 5 dicembre 2011

Guerra di pastafrolla

Giovedì Gio legge il Corriere e ad un tratto si alza dalla scrivania e vien da me:
"Edo, guarda cosa ho trovato sul Corriere!"



"Oh cavoli!", dico io... " Che modo parecchio diretto di dire che le macine non si dovrebbero dare ai bambini piccini...."

"Ma aspetta!!" mi fa lui " guarda cosa c'è 2 pagine dopo!"



"..." rimango senza parole.
In Italia è davvero difficile trovare una diatriba così forte, scoppiata tra due marche enormi (Plasmon e Barilla), sul Corriere. Un botta e risposta che vede (stra)vincere Barilla.
Cito a spanne da una lezione di marketing strategico di qualche anno fa....il buon Valdani suggeriva:
"Quando attacchi qualcuno, valuta bene il tono e se puoi EVITA le comparazioni, soprattutto se numeriche."
"E perchè??" "domandai, molto innocentemente, io.
"Vede dottore," mi rispose " se l'avversario è un minimo preparato non solo le risponderà a tono ( senza citare un solo numero), ma rilancerà spostando la guerra su un altro campo di battaglia. E' sicuro di voler rischiare una guerra molto lontano da casa sua?".
Barilla, infatti, rilancia, giocando davvero in casa.
"Le mamme italiane sanno quello che fanno". Non un numero, non un prodotto avversario bello in vista.
Barilla è come se dicesse:
"Le mamme italiane lo sanno, cosa danno ai loro bimbi. E se ci scelgono al posto tuo ( indipendentemente da quanto zinco hanno le nostre macine), vuol dire che siamo migliori."

Certo,questa è la teoria....poi ci sono anche le ricerche. Quelle più serie. Ma questa è un'altra storia. Una storia dove entrambi i brand fanno una bella figura. Di pastafrolla....





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