lunedì 15 ottobre 2012

Fatevi vivi?

Ho lavorato per il social. E fare pubblicità per il social è davvero molto complesso. Soprattutto in Italia. Ignoranza, preconcetti, costrutti sociali, sensibilità più o meno bigotte...tutto rema contro la creatività. Ma ce la si fa. Con un po' di buon gusto e tanta pazienza.
Poi, ieri, mi imbatto in questo video da queste parti:




Cito:
"Se soffri di un male incurabile, e sei interessato a partecipare come testimonial di una campagna a favore di una legge che rispetti ogni scelta di fine vita, contattaci al numero 06-68979286 o scrivi su info@associazionelucacoscioni.it o a Associazione Luca Coscioni, via di Torre Argentina 76, 00186 Roma."

Fatevi vivi?

Classico esempio di "basta che se ne parli". E qui non se ne può che parlare male.
Un concetto forte ("diamo voce ad un vero malato terminale"), sviluppata nel modo peggiore, utilizzando toni e linguaggi del tutto fuori luogo e al limite dell'offensivo. Perchè, diciamocelo, "fatevi vivi" è davvero una scelta copy da film horror. Di serie C.
Che vergogna.






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