martedì 23 novembre 2010

Squalo, la vendetta.




Leggevo l'altro giorno che uccidono più i cani randagi in un anno che gli squali, almeno in Italia. E anche nel resto del mondo la statistica non è poi tanto diversa: in Australia si muore di più a causa di punture di medusa che di attacchi di squali.
Bene, chissà perchè, quando si dice "squalo" vengono immediatamente alla mente due note. Semplici, pulite. Un ritmo che incalza e trombe a non finire! Il buon Spielberg ha creato un vero Mostro. Anche se questo, forse, non esiste. E quindi, ammazziamo la bestia!! E mangiamola, anche!!!!! E cosa fanno quelli della "Green sense", una sorta di green peace dagli occhi a mandorla? Ribaltano il tutto. L'immagine più riconosciuta da sempre, la mitica locandina de "Lo squalo", ribaltata. Dove l'assassino dell'abisso è proprio l'uomo e la vittima ignara e il povero pescione. Grandi. Pescato ( eh già!) proprio qui.




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