Adoro il guerrilla. Per molti pubblicitari, invece, è una pratica già morta.
Può essere, non sono certo un guru. Ma dal mio punto di vista, è ancora una comunicazione che, in qualche modo, tocca il consumatore molto più che un semplice poster pubblicitario. In certi casi anche più che uno spot.
Tutti, prima o poi, fanno guerrilla e girando per Milano mi è capitato di vedere che anche un insospettabile brand si è cimentato nell'impresa. Quale? Shell.
Con "Voglia d'estate" ( qui il sito), la nota multinazionale, vuole promuovere i nuovi premi legati al listino carburante: l'attività è carina e molto fresca, come potete giudicare voi stessi dal video.
Direi che il compitino è ben fatto: siamo in estate, i ragazzi sono in costume, i premi sono materassini e racchettoni. Tutto nella norma.
Credo sia proprio qui il piccolo lato negativo: la norma. Il guerrilla, per essere tale, dovrebbe sconvolgere la norma. "Ma sono in costume! In città! Mica è normale!" Mi direte...
In realtà non vi è mai capitato di vedere americani o stranieri in costume? In pieno centro? Magari che giocano pure a palla? A me un sacco di volte...per giunta in questi giorni di caldo pazzesco.
Per spiegarmi meglio vi faccio vedere cosa ha realizzato l'ente turismo della Corsica:
A mio parere il risultato è un attimo meglio. Perchè? Perchè il concetto è più profondo. Il concept: "visita la Corsica, quando vuoi" è molto più lampante, molto più forte proprio perchè la situazione è più paradossale, più atipica.
Detto questo, settimana scorsa sono stato investito dai ragazzi della Shell in piazza della Repubblica, qui a Milano.
Qui la foto della cabina davanti alla metro:
Gli attori hanno cercato di tirarmi in mezzo ad una micro partita a racchettoni: peccato solo per la giacca e la cravatta, se no avrei accettato. Devo, quindi, essere sincero: mi hanno fatto sentire per un secondo in piena estate, in vacanza.... Quindi? Missione compiuta. No?
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